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Canoni Lago di Garda, maggioranza vota contro se stessa dando conto del caos che governa questa regione.

Rigettato l’ordine del giorno a mia prima firma con cui si chiedeva di informare periodicamente il Consiglio regionale circa il processo di strutturazione avviato dalla Giunta regionale rispetto alla futura gestione del Lago di Garda.




Nel corso della discussione, l’ordine del giorno, sottoscritto anche dai consiglieri del Partito Democratico Camani, Zanoni, Bigon, Luisetto, Montanariello e Zottis, dai consiglieri Baldin (M5S), Lorenzoni (Portavoce opposizione) e Ostanel (VcV), era stato modificato, su richiesta del relatore di maggioranza, e impegnava la Giunta regionale a richiedere il preventivo parere della Consiglio regionale rispetto all’adozione degli atti della Giunta regionale sul complesso tema della gestione coordinata dei beni del demanio lacuale tra i diversi comuni rivieraschi.

Nonostante la modifica proposta proprio dal consigliere Bozza, relatore di maggioranza e primo firmatario del progetto di legge sul quale l’ordine del giorno era stato proposto, concordata con l'Assessore Bottacin presente in aula, all’atto del voto la maggioranza ha votato compatta contro un proprio componente, a dimostrare quello che ormai è noto a tutti: il caos e le divisioni interne alla maggioranza sono i veri piloti che guidano questa regione.

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