Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto del Governo che includeva le composizioni a uso orale contenenti cannabidiolo tra quelle vendibili esclusivamente in farmacia.
A pesare sulla decisione pro-sospensione è stata anche la relazione tecnica del già Direttore dell’istituto di medicina legale dell’Università La Sapienza, nella quale si dimostra come questo cbd non determini dipendenza psicofisica, o che non possegga quei requisiti che ne giustificherebbero l’equiparazione alle sostanze stupefacenti.
Ancora una volta emerge l’estrema superficialità e l’attitudine puramente ideologica di questo governo, che fa di tutta l’erba un fascio, sempre e comunque. Trattandosi di prodotti che costituiscono un’ottima filiera anche per la nostra economia, tanto che il ricorso presentato raccoglie l’adesione anche di Coldiretti Liguria, la produzione basata su principi di legalità e sostenibilità dovrebbe rappresentare un obiettivo, ma evidentemente la lettura oggettiva dei fatti e lo spirito imprenditoriale non appartengono a questa maggioranza di Governo.
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