Le dighe non hanno il potere di auto-progettarsi e auto-prodursi. A leggere le granitiche dichiarazioni degli ultimi giorni pare quasi che questa opera sia piovuta dal cielo, o sia stata imposta.
Ma un’ampia maggioranza in Consiglio regionale l’ha sostenuta, in primis la Giunta Zaia, che ha proposto la diga come prima opera da finanziare nel piano siccità Veneto inviato al Governo. Noi Verdi siamo sempre stati contrari a questo progetto.
Vero che di una diga in quell’area se ne parla dal periodo fascista, poi abbandonata e ripresa fino al grande spolvero in era zaiana, ma se per oltre un secolo questa struttura si è dovuta scontrare con irrisolvibili problemi geologici non serviva arrivare a questo punto.
In Consiglio regionale giace una mia interpellanza proprio sul serbatoio del Vanoi: è ora che la politica regionale dimostri anche all’interno delle istituzioni, e non solo davanti ai microfoni, di essere contraria al serbatoio del Vanoi.
Ai cittadini dico: grazie per aver fatto sentire la vostra voce e per aver diffuso consapevolezza; a chi ci accusa essere contrari al progresso rispondiamo che, se opporsi a opere che mettono a rischio l’ambiente e la popolazione significa essere reazionari, è meglio che questo presunto progresso ve lo teniate per voi.
Il nostro territorio e la nostra economia hanno bisogno di ben altro. Ora pare che solamente il Consorzio del Brenta spinga per la costruzione della Diga del Vanoi, ma questo consorzio non è composto da marziani.
La maggioranza che governa questa regione ha nominato i propri rappresentanti nell'Assemblea e nel Consiglio di amministrazione del Consorzio, difficile dunque che non ne sapesse nulla.
Ma dalla stessa maggioranza che non ha finanziato in questi ultimi 13 anni i promessi progetti di ricarica di falda, come il progetto Democrito, che oggi consentirebbero di stoccare per l'agricoltura 100mln di mc di acqua all'anno, ci si può certo aspettare che le cose vadano così.
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